W.I.P. Demolizione e Ricostruzione della Nuova Caserma Carabinieri e Forestali a Fiastra (MC)
Il progetto per la nuova caserma dei Carabinieri di Fiastra è il prodotto di un programma chiaro e preciso: costruire caserme nZEB (nearly Zero Energy Building) autosufficienti ed ecosostenibili, ad alta prestazione energetica e tecnologia costruttiva altamente innovativa.
Per questo motivo l’idea progettuale dell’Agenzia del Demanio per le nuove caserme parte necessariamente dall’individuazione della migliore strategia operativa che consenta una rapida verifica delle modalità, dei tempi e dei costi di progettazione e realizzazione, in vista della migliore performance energetica e sismica dei nuovi edifici.
E non solo. L’idea della possibile replicabilità di un modello verificato, basato su tecnologie costruttive che consentano facilità e velocità di realizzazione, e al limite, su un sistema di caratteri architettonici che possa rendere immediatamente intellegibile la vocazione dell’edificio, trova necessariamente nel processo BIM la sua più compiuta manifestazione.
Il progetto proposto per la Caserma di Fiastra può inquadrarsi in questo contesto programmatico e metodologico: l’edificio è un oggetto semplice, costruito con tecnologie a secco facilmente replicabili, sismicamente sicuro, capace di gestire la risposta alle sollecitazioni tra rigidezza ed elasticità, energeticamente evoluto attraverso l’interazione positiva tra performance dell’involucro e rendimento degli impianti. A tutto questo si somma un’immagine contemporanea di impatto, sospesa tra la reinterpretazione dei caratteri dell’edilizia tradizionale e la definizione di un archetipo formale idoneo a veicolare un messaggio facilmente trasmissibile: la vocazione civile dell’edificio e il tentativo di realizzare un inserimento contemporaneo in un paesaggio fragile e di grande valore ambientale.
Tutto realizzato con materiali selezionati, in ottimo rapporto qualità e prezzo in relazione alle prescrizioni dei CAM e al ciclo di vita del manufatto dopo la sua realizzazione. Materiali e dispositivi facilmente reperibili e capaci di garantire prestazioni elevate a fronte di semplici sistemi di installazione.
Dati tecnici
L’area oggetto d’indagine è ubicata in via Umberto I in Loc. Trebbio nel Comune di Fiastra. L’area si sviluppa ad una quota media di circa 743 metri sul livello medio del mare.
L’edificio non è assoggettato a vincolo storico artistico ed è una palazzina di tre piani fuori terra, costruito alla fine degli anni ’60 e sottoposto a recuperi e trasformazioni edilizie successive.
Oltre alla definizione dei giusti rapporti dimensionali e distributivi, sono state intraprese le seguenti scelte progettuali:
uso dei materiali più vicini al contesto locale (sistemi di produzione e caratteristiche qualitative vicine al contesto locale) con un buon contenuto di riciclato: l’uso di materiali a filiera corta permette economie e offre un importante contributo di sostenibilità ambientale.
definizione della forma dell’edificio, delle masse, la natura e la qualità dell’involucro edilizio;
stabiliti i fronti più aperti (nord e sud) e quelli più chiusi (est e ovest) a protezione delle attività interne;
garantito il controllo degli effetti di soleggiamento attraverso schermature differenziate che qualificano architettonicamente i fronti;
preferiti i sistemi costruttivi più idonei a soddisfare le esigenze spaziali, minimizzare l’uso dei materiali in relazione al comportamento dell’edificio sottoposto ad azione sismica;
controllato il sistema di costruzione evitando il rischio di collisione tra elementi;
predilezione dei sistemi di impianto più efficienti in un’ottica di contenimento dei consumi energetici e di sostenibilità ambientale.
Dal punto di vista architettonico il progetto ha ripreso fedelmente le scelte effettuate in fase di progettazione definitiva. Tuttavia, a seguito di approfondimenti legati alla natura stessa del progetto esecutivo, si è ritenuto opportuno apportare alcuni accorgimenti che, nonostante tutto, non hanno arrecato modifiche sostanziali all’idea progettuale iniziale.
Nello specifico si è proceduto alle seguenti modifiche:
Allargamento della larghezza del vano di accesso al locale tecnico e, data l’impossibilità di calare dal piano campagna l’attrezzatura, all’incremento della larghezza del corridoio di passaggio che porta allo stesso locale.
Incremento delle dimensioni del locale quadri elettrici;
Lievi modifiche dimensionali degli ambienti posti al piano seminterrato;
Modifica formale della tipologia delle pensiline ombreggianti;
Lievi modifiche dimensionali degli ambienti posti al piano terra confinanti con vano scala e ascensore generate dall’adeguamento delle stratigrafie delle pareti del vano scala e del vano ascensore per il rispetto dei parametri energetici.
Riorganizzazione dei servizi igienici
Ottimizzazione dei pacchetti delle pareti di tamponamento
Ottimizzazione dei pacchetti dei solai
Rimodulazione dei cassonetti isolati;
Rimodulazione del posizionamento degli infissi esterni;
Ottimizzazione della raccolta acque in copertura;
In merito alle componenti strutturali a seguito delle verifiche effettuate, si è arrivati alla definizione delle seguenti scelte:
– La fondazione sarà composta da una platea nervata di sp. 20cm con vespaio aerato e dimensioni nette delle nervature al di sopra dell’estradosso della platea prevalentemente pari a 30x70cm;
– All’interno della struttura sarà presente un nucleo ascensore composto da pareti in c.a. di sp. 30cm vincolato esclusivamente al piano interrato in c.a. e svincolato dagli impalcati in legno mediante appoggi che permettono lo scorrimento orizzontale;
– La scala sarà caratterizzata da un setto centrale in c.a. di sp. 20cm a cui si ancorano le varie rampe in c.a. di spessore 15cm; la scala risulterà anch’essa vincolata esclusivamente al piano interrato in c.a. e svincolata dalla restante parte in elevazione;
– Il 2° impalcato sarà composto da travi lignee aventi sezioni prevalenti 20x72cm, 20x36cm e 12x36cm e sorreggeranno un solaio in X-LAM di spessore 6 cm.;
– Il 3° impalcato di copertura a due falde sarà composto da travi principali lignee di sezione 20x72cm e travature secondarie lignee di sezione 12x32cm, poste perpendicolarmente alle precedenti, che sorreggeranno un solaio in X-LAM di spessore 6 cm;
– La spinta delle travi inclinate dei telai, di sezione 20x72cm, risulta eliminata dalla presenza di tiranti in acciaio.
Per l’impiantistica si è pensato:
Incremento della potenza dell’impianto fotovoltaico;
Incremento del numero di rilevatori di presenza;
Incremento del volume di acqua piovana di recupero da utilizzare per l’irrigazione e gli scarichi dei wc;