W.I.P. Realizzazione Asilo Nido, Baronissi (SA)
L’area oggetto di intervento è sita nel comune di Baronissi (SA) alla frazione Orignano, che ha subito profonde trasformazioni negli ultimi trent’anni, (soprattutto con le demolizioni e ricostruzioni post sisma ’80) che hanno di fatto quasi totalmente eliminato il vecchio tessuto urbano.
Risulta oggi caratterizzata dalla nuova edilizia residenziale che si è sviluppata intorno allo svincolo di “Baronissi Nord” dell’autostrada A2 del Mediterraneo (ex Raccordo autostradale SA-AV).
Per il progetto dell’asilo nido sono stati adottati i più moderni criteri di progettazione ecosostenibili. Per far ciò è stato necessario innanzitutto pensare la struttura come un organismo architettonico vivente, in grado di instaurare un rapporto di reciprocità e scambio naturale con l’ambiente circostante. Per fare questo è stato necessario analizzare le variabili relative al sito, la forma dell’edificio, la configurazione dell’involucro e la disposizione degli ambienti interni. Successivamente, è stato quello di considerare una soluzione progettuale che assicuri il mantenimento delle condizioni di benessere e confort nel rispetto degli aspetti pedagogici e educazionali.
Dati tecnici
L’area individuata ha una superficie complessiva di circa 3600 mq che si sviluppa su di un’area verde prevalentemente pianeggiante circondata da nuova edilizia residenziale o da strutture commerciali (Ikea).
Non tutta la superficie catastale sarà utilizzata per la progettazione del Nido ma sarà necessario rispettare i limiti d’area esterna pertinenziale prevista dal catalogo dei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari di cui al Regolamento di attuazione della L.R. 11/2007.
Da questo punto di vista deve essere garantito il rispetto dei limiti dimensionali sotto indicati:
Superficie interna pari a 6.00 mq /alunno
Superficie totale complessiva tra area interna ed esterna pari a 10.00 mq/alunno
L’area verde sarà progettata per consentire ai bambini di sperimentare la conoscenza dei fenomeni naturali attraverso la realizzazione di serra bioclimatica e di aree destinate ad orto.
Il nido di progetto, dimensionato per ospitare fino a un massimo di 40 utenti, avrà un’area coperta complessiva di 556,00 mq che si svilupperà su di un unico livello con accesso in piano e spazi porticati verso l’esterno.
Lo spazio esterno oltre ad essere caratterizzato dalla presenza di orti sarà caratterizzato da un’area attrezzata con giochi di uso esclusivo e da un’area di parcheggio destinata sia agli operatori del nido che ai genitori che accompagneranno i figli. Dal punto di vista compositivo saranno realizzate percorsi con pavimentazioni diverse per consentire ai bambini di percepire nella fruizione dello spazio esterno diverse sensazioni.
Il progetto si basa sulla semplicità di una struttura in legno con ampie vetrate che consentono l’interazione tra le aree chiuse delle aule e l’esterno.
Grazie alla metodologia di progettazione bioclimatica utilizzata sono state analizzate, a partire dalla relazione tra clima e architettura, tutte le componenti in gioco selezionando le caratteristiche salienti e mettendole a sistema. Pertanto, durante la fase di composizione del manufatto edilizio è stato necessario ipotizzare che l’edificio sia in grado di:
captare l’irraggiamento solare distribuendo i benefici all’interno degli spazi in inverno e di proteggersi con opportune schermature in estate;
accumulare i flussi di calore;
distribuire i flussi termici all’interno (usando le leggi della circolazione naturale dei fluidi);
conservare i guadagni termici attraverso spazi protetti e l’uso di isolanti e superfici vetrate ad hoc;
proteggere l’involucro da effetti indesiderati, quali surriscaldamento o eccessiva dispersione termica, usando materiali e tecniche opportune di schermatura naturale;
disperdere l’eccesso di calore o l’aria satura, esausta che si produce negli ambienti chiusi;
Nell’ottica di perseguire l’idea di una progettazione bioclimatica sono stati pensati per la realizzazione dell’asilo materiali ecocompatibili, rinnovabili e riciclabili a basso impatto ambientale che favoriscono la traspirabilità dell’involucro, evitando la formazione di muffe e di umidità. L’elevata coibentazione, la distribuzione ottimale delle superfici trasparenti, il ricorso a sistemi all’avanguardia per il recupero dell’acqua piovana e l’inserimento in copertura di pannelli fotovoltaici consentono di ridurre al minimo il ricorso a impianti meccanici per soddisfare i fabbisogni energetici dell’edificio.